Gambusia affinis

Piccolo pesce della famiglia dei poecillidi originario del continente americano dove popola acque lente di paludi dolci e salmastre.
E’ stato introdotto in molte zone del mondo, con lo scopo di contrastare la diffusione della zanzara Anopheles vettore della malaria.
E’ arrivato anche in Italia durante le bonifiche degli anni ’20.
L’effetto di tale introduzione, ovunque, ha causato interferenza negli equilibri degli ecosistemi, tuttavia recenti studi hanno rivelato come la presenza della Gambusia non abbia avuto l’effetto auspicato sul contenimento del virus della malaria più di quanto avrebbero normalmente agito pesci autoctoni.

Gambusia affinis

Gambusia affinis

La livrea è poco appariscente, quella femminile bruno/grigia tende al giallo, la colorazione maschile ha le stesse tonalità della femmina ma meno evidenziate e con riflessi metallici. Il dimorfismo sessuale è evidente in quanto ha dimensioni più ridotte nel maschio e con ventre meno rigonfio.
Le dimensioni variano dai 3,5 cm nei maschi arrivando fino a 6-7 cm nelle femmine.
La pinna anale nella femmina è a ventaglio, mentre nel maschio si può osservare la presenza di un peduncolo caudale che funge da gonopodio.
Questa specie è in grado di sopportare scarse concentrazioni di ossigeno, escursioni termiche che variano da 6 a 35 °C, ma non basta questo a rendere prova di forza di questa specie in quanto la Gambusia riesce a tollerare la salinità del mare.
Grazie al peculiare euralinismo la colonizzazione della Gambusia si è spinta ben oltre i luoghi in cui è stata immessa raggiungendo via mare nuovi habitat.
L’ennesimo metodo attuato da questa specie nel corso della sua evoluzione a garantirle la sopravvivenza risiede nella strategia riproduttiva, infatti è una specie ovovivipara.
Dunque la femmina partorisce 40-50 avannotti già metamorfosati per parto, per 3-6 volte l’anno, avannotti già in grado di alimentarsi come gli adulti.
In cattività i nascituri vengono facilmente predati da altri pesci anche della stessa specie se non separati, l’uso della nursery con divisorio adulti/avannotti rappresenta il miglior sistema.
La maturità sessuale è raggiunta in meno di 2 mesi dalla nascita.
L’alimentazione molto varia comprende larve e adulti di insetti, vermi, crostacei, pesci, anfibi, razziando come predoni anche le loro uova.
L’ampia scelta di cibarie fa si che la sua sopravvivenza sia garantita, per modalità diretta o come competitori alimentari, a discapito di tutte le specie con cui coabita.
Una simile varietà di alimentazione in acquario può essere tranquillamente sopperita con mangimi in stick per pesci carnivori.
Considerando la sua indole poco tranquilla ma spiccatamente aggressiva la convivenza con altre specie è da evitare come il mantenimento con pesci più piccoli, o che non siano in grado di tenergli testa, perché verrebbero predati.
Le femmine in particolare sono più bellicose e attaccano con frequenza anche i loro maschi.
Ad incidere sull’aggressività delle femmine è anche il numero in rapporto con gli altri pesci presenti in vasca, per tentare l’equilibrio vanno tenute in minoranza.
Per evitare stress causati da frequenti attacchi non si può rinunciare ad una fitta vegetazione e a molti nascondigli.
Data la facilità di mantenimento con conseguenti e numerose riproduzioni l’allevamento può essere effettuato allo scopo di avere pesce foraggio da somministrare a pesci predatori.
Recentemente è stata distinta da Gambusia affinis come specie a se Gambusia holbrooki (Gambusia orientale), con la quale ha alcuni caratteri comuni e può ibridarsi.
Spesso nel web si è annunciata con successo l’ibridazione con Poecilia reticolata (Guppy) ma non se ne è mai vista una foto.
Emilio Martiello
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