Pesci tropicali in Italia

In questa pagina si è voluto tentare una mappatura completa delle specie ittiche tropicali presenti nelle acque interne del territorio italiano.
L’immissione di specie tropicali nelle acque libere trova naturalmente la barriera invernale ad opporsi ma in questi casi gli esemplari individuati, giovanili, sub-adulti e adulti, dunque ad ogni stadio di crescita, provano la stabilità delle popolazioni negli anni.
Sembra insolito dover parlare di pesci tropicali che vivono a temperature maggiori rispetto ai pesci nostrani nelle nostre latitudini.
La stranezza è presto spiegata, in questi specchi d’acqua le temperature sono più alte del normale data la presenza di acque termali o acque calde utilizzate dagli impianti industriali per raffreddare i macchinari del ciclo produttivo e poi fatte confluire in natura.
E’ così che vengono a crearsi per tutto l’anno dei micro ambienti in cui queste specie tropicali provenienti da altri continenti riescono anche a riprodursi.
Di queste popolazioni non si conosce il periodo di immissione, il dato certo è che sono arrivate ad opera dell’uomo.
Sono tutte specie di interesse acquariofilo dunque si tratta di casi di abbandono effettuati con incosciente consapevolezza di offrire un ambiente sufficientemente caldo da permetterne la sopravvivenza.
Si potrebbe pensare che la limitatezza degli ambienti dovuta alla localizzazione dei fattori presenti possa fungere da barriera naturale, tuttavia ipotizzare un’evoluzione delle specie inserite verso una tolleranza crescente a temperature meno elevate, un adattamento a gradi di calore inferiori e in fine un assestamento nelle altre acque non è da escludere.
Le probabili conseguenze di un tale adattamento sono le solite legate alla questioni alloctoni:
predazione ai danni delle specie nostrane;
competizione alimentare e sovrapposizione alle nicchie ecologiche occupate dalle specie autoctone;
alterazione genetica di alcune specie indigene;
alterazione in modo imprevedibile degli equilibri raggiunti in millenni di evoluzione;
diffusione di infezioni batteriche e fungine risalenti alla cattività o agli ambienti nativi;
modificazione degli habitat rendendoli non più idonei alle specie originarie.
Veniamo ora ai dati trovati:
Abano Terme, provincia di Padova. Rinvenimento di tilapia (Oreochromis niloticus). Fonte Il Mattino di Padova (Link)
Canino, Tuscia viterbese. Rinvenimento di endler (Poecilia wingei), guppy (Poecilia reticolata). Fonte Repubblica.it (Link)
Fossa Calda, Campiglia Marittima, provincia di Livorno. Rinvenimento di pesce gatto amazzonico (specie non identificata), tilapia (Oreochromis niloticus), ciclide zebrato (Pseudotropheus zebra / Maylandia zebra). Fonte Provincia di Livorno (Link).

Per ulteriori segnalazioni onde completare la mappatura segnalare all’amministratore tramite la pagina contatti.

Emilio Martiello
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