Lemna trisulca. Lenticchia d’acqua spatolata

Appartenente al genere Lemna, è una pianta idrofita natante.

Ha diffusione cosmopolita e popolazioni abbondanti con preferenza per le deboli corrente o stagnanti in cui può formare grandi colonie.

In Italia è attestata la sua presenza in quasi tutte le regioni.

Necessita di sole e non è presente oltre i 1000 metri.

Deve la sua espansione alla grande adattabilità, alla possibilità di espandersi ovunque le correnti la spingano, all’uso di animali che frequentano le acque come vettore,  alla moltiplicazione che può avvenire per divisione.

La pianta sverna nelle zone temperate per mezzo di gemme a riposo che affondano nel tardo autunno e risalgono in primavera.

Questa pianta perenne galleggia appena sotto la superficie dell’acqua.

Non avendo ancoraggi al fondo, nei corsi d’acqua con maggior corrente, può esser notata al riparo di altri vegetali. E’ spesso in presenza di altre specie della stessa famiglia.

Lemna trisulca

Di colorazione dal verde chiaro al verde scuro, ha foglie lunghe 6-12 mm che formano catene ramificate dal debole legame facilitandone la dispersione.

Può avere radici solitarie o assenti.

La fioritura, rara, va da maggio a luglio. I fiori sono monoici (i singoli fiori sono maschi o femmine, ma entrambi i sessi possono essere trovati sulla stessa pianta).

La coltivazione in acquario o stagno è esente da cure ma può risultare invadente o intasare filtri. Può essere usata con gradevoli risultati anche in paludari.

Le lemnacee, oltre a riprodursi rapidamente, possiedono un alto contenuto di grassi e proteine che le rendono una buona fonte di cibo per pesci e uccelli.

Le lenticchie d’acqua hanno un potenziale uso nel trattamento delle acque reflue avendo la capacità di assorbire nutrienti in eccesso dalle acque superficiali. Inoltre possono assimilare cadmio, rame  e fosforo e altre sostanze ancora.

Emilio Martiello
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