Pistia stratiotes, lattuga acquatica

Genere monospecifico nella famiglia delle Araceae, la sua probabile origine è in Africa o in America tropicale ma ciò è difficile da determinare con certezza.
Forse spostata con le acque di zavorra delle imbarcazioni, in seguito commercializzata come pianta per acquari e giardini acquatici, attualmente è assente solo nelle aree caratterizzate dai climi più freddi.
Le località dove si rinviene non sono caratterizzate da molta corrente pertanto sono laghi, stagni, paludi, invasi artificiali, canali di irrigazione.
Estremamente adattabile in acque basse può radicare sul fondo.
Il suo aspetto molto particolare non permette confusione con altre specie.
Erbacea, galleggiante, perenne, una rosetta di foglie sovrapposte, senza gambo di colore verde chiaro, dalle nervature parallele, lunghe radici ramificate al di sotto della superficie liquida, può raggiungere gli 80 cm.
Le foglie hanno una densa copertura di peli impermeabilizzante in grado di trattenere l’aria aumentandone la galleggiabilità.

Lattuga acquatica (Pistia stratiotes)

I fiori presenti in primavera sono piccoli, in posizione ascellare, per nulla appariscenti, da qui vengono prodotte bacche verdi contenenti i semi.
In breve tempo sviluppa a mezzo di stoloni piante figlie.
La diffusione di questa pianta provoca ostruzione dei corsi idrici con conseguenti impedimenti a navigazione e pesca ma più negativamente influenza flora e fauna.
La formazione eccessiva di vaste distese tappezzanti impedisce alla luce di penetrare l’acqua decretando la morte delle piante ossigenanti riducendo così a zero le possibilità di sopravvivenza dei pesci.
Per ridurne l’invasione, nei paesi dove si è preso provvedimenti, vengono impiegati sistemi di rimozione meccanica e biologici diffondendo il coleottero curculionide Neohydronomous affinis e il bruco thailandese della farfalla Spodoptera pectinicornis che se ne cibano.
La presenza in Italia è stata registrata in Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania.
Nel Lazio presso il sinkhole di Mentana (RM) detto Pozzo del Merro, nel modesto specchio d’acqua all’interno della voragine alla profondità di cinquanta metri circa.
In Campania si è registrata una vasta proliferazione della specie in particolare nei canali tra Caserta e Napoli da qui la segnalazione alla EPPO* (European and Mediterranean Plant Protection Organization).
*La EPPO è l’organizzazione che si occupa della cooperazione intergovernativa per la protezione delle piante europee e della regione mediterranea.
Si segnala la campagna indetta dalla regione Campania con relativo depliant per contribuire con le notifiche degli avvistamenti della specie in acque libere link al depliant .

In alcuni stati americani come nel Wisconsin ne è stata proibita la vendita.
Sensibile al gelo, non tollera temperature di congelamento, trova la condizione ideale tra 17/30° .

In acquario, cresce velocemente, non ha bisogno di molta luce ed è facile da coltivare.
Preferisce acque ricche di sostanze azotate con PH 5/8.
La riproduzione avviene per via agamica attraverso gli stoloni, da seme non è stata mai documentata.
Per evitare la proliferazione eccessiva rimuovere gli esemplari più grandi evitando dispersioni in ambienti naturali.

Emilio Martiello

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