Illuminazione dell’acquario d’acqua dolce e calcolo dei watt necessari

Il panorama delle offerte di lampade per acquario è molto vasto e spesso i produttori offrono soluzioni un po’ ingannevoli al neofita poco avvezzo a districarsi in questo mondo, infatti molti neon per acquari altro non sono che neon commerciali sui quali è stata apposta la dicitura “per acquario”, un colpo basso per aumentare il prezzo di vendita.
Per ottenere una buona luce in acquario bisogna ricreare uno spettro con una buona resa cromatica ed abbastanza esteso allo scopo di rendere i colori il più possibile vicini a come si presenterebbero illuminati dalla luce diurna.
In ogni caso la scelta delle lampade va affrontata tenendo conto di volta in volta delle necessità che hanno i pesci e le piante ospitate quindi non è possibile creare una regola assoluta.
La regola generale per la misurazione del giusto wattaggio vuole un minimo di 0,50W/Litroper ottenere ½ della capienza della colonna d’acqua, ovvero effettuare la divisione del numero netto dei litri per due.
Ottenuta la metà del litraggio netto si avrà il numero dei watt da impiegare. (vedi Calcolare i litri di un acquario)
Fin ora sappiamo quanti watt dobbiamo impiegare ma la tonalità della luce come si diceva è importante e questo inciderà sulla scelta del tipo di lume.
Lo spettro di una luce è frutto della mescolanza di colori che formano il colore finale, quello che a noi interressa è avvicinarci il più possibile allo spettro solare per fare ciò si utilizzano come riferimento i gradi Kelvin.
Il kelvin è l’ unità di misura della temperatura di colore.
Una luce più fredda, con Kelvin maggiori, emetterà uno spettro che avrà picchi nella fascia blu-viola.
Una luce calda, invece al contrario, emetterà uno spettro con dei picchi sulla fascia del rosso-giallo.
L’ultima corrente nell’illuminazione degli acquari d’acqua dolce è guidata dalla praticità d’uso impiegando le lampade a basso consumo, le stesse che abbiamo in casa, in ogni caso anche utilizzando tubi al neon oppure led bisogna tenere conto di avere lampade da 6500k (denominate daylight ) e 4000k (denominate cool white) in quanto queste emettono molte colorazioni di luce a favore delle piante, tra l’altro lo spettro che emettono è anche a discapito delle alghe che proliferano in condizione di kelvin superiori a quelli indicati.
Con queste caratteristiche otterremo una luce né troppo fredda né troppo calda che sarà gradevole all’occhio e fornirà alle piante la condizione necessaria alla fotosintesi.
Dunque importa ben poco se la fonte di illuminazione impiegata sia commerciale o dedicato agli acquari.
Su lampadine, sui tubi al neon etc sono presenti dei numeri vediamo come leggere i numeri sui lumi :
Il numero a tre cifre come 840 o 865 sui vari lumi stanno ad indicare nella prima cifra la resa del colore 8 sta per 80 e 9 per 90, le seconde due cifre indicano la temperatura del colore dove 40 sta per 4000 kelvin e 65 tra per 6500 kelvin
Una nota da inserire è sulle lampade “fitostimolanti” in voga fino a qualche anno fa ma ormai debellate dalla crescente informazione, le fitostimolanti lampade con uno spettro che accentua la crescita delle piante grazie all’elevato numero di kelvin portano con se il grosso rischio delle alghe per questo sono sconsigliate

Emilio Martiello

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