Actinia equina. Pomodoro di mare

Celenterato antozoo della zona intertidale con distribuzione quasi cosmopolita occupando l’area temperata, dall’Atlantico all’Indo-Pacifico.
La sua presenza nel Mediterraneo è molto comune.
Occupa pozze di marea, scogli costieri naturali e artificiali insediandosi anche nei porti fino ad una profondità di pochi metri esponendosi alle maree dalle quali si lascia scoprire in forma semisferica.

Actinia Equina

Dall’aspetto gelatinoso di forma rotondeggiante, con dimensioni che vanno dai pochi millimetri ai 9 centimetri si manifesta inequivocabilmente nel suo colore rosso scarlatto.
Meno frequenti sono esemplari dalle colorazioni più scure, marrone-nero; o miste.
Alla base possiede un disco pedale, più ampio del tronco cilindrico che lo sovrasta, con il quale si attacca saldamente alla roccia ed al quale è affidata anche la sua lenta locomozione per raggiungere le posizioni più favorevoli.
Dal tronco si dipartono numerosi tentacoli, leggermente urticanti per l’uomo, che si estroflettono al momento dell’alimentazione facendogli acquisire un aspetto differente da quando è raggiunto dalla bassa marea.
Al centro dei tentacoli vi è l’incavo dell’apertura boccale alla quale i tentacoli convogliano il cibo.
Alle sue cellule urticanti è affidata inoltre l’ autodifesa contro predatori ed invasori.
Sebbene possano radunarsi su superfici densamente popolate in caso di necessità per eccessivi avvicinamenti le difese scattano anche su congeneri con i quali può competere per le posizioni.
La riproduzione avviene per accoppiamento tra esemplari di sesso differente ma può avvenire anche per scissione.
Si alimenta con prede catturate e paralizzate con i tentacoli come piccoli pesci, molluschi, crostacei, e detrito organico.
Tenendo conto delle difficoltà, sbalzi delle temperature superiori a 25° e della salinità variabile, degli ambienti che frequenta la specie possiede una elevatissima resistenza.
In acquario ha pressoché bisogno di poche cure venendo anche incontro alle ridotte capacità del neofita.
Qui troverà autonomamente spostandosi e stabilendosi insindacabilmente la postazione più congeniale che manterrà nel tempo.
E’ bene desistere dal rimuoverlo dal punto che avrà scelto per evitare di danneggiarlo liberando inevitabilmente sostanze dannose per molti dei coinquilini di vasca.
L’alimentazione per evitare eccessi va elargita settimanalmente ponendo nelle immediate vicinanze molluschi o parti di pesce, o compensando comodamente con maggior frequenza mangimi in stick per pesci carnivori.

Emilio Martiello
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