Micropterus salmoides, Persico trota, boccalone, black bass, largemouth bass.

Centrarchide dell’America settentrionale ormai introdotto in tutti i continenti, Antartide escluso.

Giunto in Europa alla fine dell’800 viene immesso anche in Italia all’inizio del XIX secolo prima nel lago di Monate in provincia di Varese. Oggi è presente in tutta Italia.

E’ attualmente inserito nell’Elenco delle 100 specie aliene più dannose del mondo tenendo conto dell’impatto che ha sulle specie originarie dei luoghi in cui è stato rilasciato.

Frequenta acque ferme o a lento corso, nei fiumi  con correnti forti si posiziona fuori dal flusso della corrente principale.

Predilige le zone di vegetazione sommersa come i canneti e il riparo di radici o tronchi.

L’ambiente del persico trota

L’attività della specie è influenzata dalle temperature infatti in inverno si sposta nelle acque più profonde trascorrendo il tempo in stato di latenza per poi muoversi al sopraggiungere della primavera presso le rive.

Nei periodi più caldi si mantiene sotto il pelo dell’acqua dove tende agguati a varie specie.

Ha corpo allungato e robusto, testa di grandi dimensioni, mascella inferiore prominente, bocca ampia dal taglio obliquo verso l’alto al cui interno sono numerosi i piccoli denti.

Sul dorso possiede una pinna spinosa con 9-10 raggi.

La colorazione è variabile a seconda delle caratteristiche dell’habitat che frequenta, di solito è verdastro sul dorso e va schiarendo sui fianchi andando a tinte giallastre / bianche sul ventre.

Micropterus salmoides, persico trota, boccalone, black bass, largemouth bass

Possiede una banda longitudinale scura più definita nei giovani, banda che può essere anche interrotta negli esemplari adulti.

Gli adulti arrivano a misurare solitamente 40 cm.

In Europa può raggiunge i 4 kg mentre nell’areale d’origine può arrivare ai 10 kg.

Gregario nei primi anni di vita forma piccoli banchi acquisendo poi da adulto tendenza all’isolamento senza però essere territoriale al di fuori del periodo di frega e delle cure parentali.

La maturità sessuale è raggiunta dal maschio a due anni e nella femmina a tre.

Il periodo della riproduzione va dalla primavera all’estate, quando le temperature arrivano  tra i 16 e i 20 gradi, periodo nel quale il maschio scava spazzando con la coda grandi buche nella sabbia spesso contornate da sassi disposti in circolo per farvi deporre le uova dalle femmine.

Le uova deposte da ogni femmina vanno dalle 3 alle 6 mila e hanno un diametro di 1- 2 mm.

Con frequenza questi nidi si possono individuare dalle rive trovandosi in acque basse e limpide.

Terminata la costruzione il maschio spingerà la femmina nel nido per farvi deporre le uova da fecondare.

In seguito sia il maschio che la femmina si accoppieranno con altri esemplari.

Le uova si schiuderanno a pochi giorni dalla deposizione.

Gli avannotti appena nati misurano circa 12 mm.

Per circa un mese il maschio difenderà la propria prole dai predatori compresi altri esemplari della stessa specie.

Predatore vorace ha un’alimentazione molto ampia che comprende invertebrati, pesci, crostacei, anfibi, piccoli rettili, mammiferi, volatili di piccole dimensioni e a differenza di altri predatori non disdegna il pesce gatto non visto di buon occhio addirittura dal luccio.

L’allevamento del boccalone in acquario non è un’attività adatta a tutti.

Sono necessari acquari di grandi dimensioni per ospitare una specie dal veloce accrescimento, inoltre l’alimentazione comprende esclusivamente cibo vivo pertanto sarà necessario l’allevamento in contemporanea, e in separata sede, di pesce foraggio da poter somministrare in dosi adeguate alla taglia.

Ottime si rivelano le gambusie in grado di riprodursi velocemente e in grandi quantità, lombrichi e altre esche vive per la pesca possono far parte dell’alimentazione.

Video da Youtube. Avviso: contiene scene di predazione a scapito di altri pesci

Non è da escludersi che con il tempo si possa riuscire ad alimentare gli esemplari con delle prede senza vita agitate per mezzo di un’asticella come si fa per altre specie con abitudini predatorie.

La convivenza con altre specie è cosa poco applicabile fatta eccezione con altri pesci di grandi dimensioni che comunque potrebbero essere a rischio.

Come nell’allevamento di tutti gli altri predatori è necessario un buon filtraggio che elimini il gran numero di sostanze inquinanti prodotte con un’alimentazione adeguata.

Nell’allestimento non possono mancare nascondigli realizzati con tronchi o vegetazione sommersa per far sentire a suo agio il pesce.

Energico e gran saltatore è impensabile allevarlo a vasca aperta.

Attenzione alla sovralimentazione.

Dopo un po’ di tempo riescono ad abituarsi alla presenza umana associandone la figura alla somministrazione del cibo. Li si vede “scodinzolare” nella richiesta, anche quando hanno già pasteggiato, rivelano così una loro tendenza opportunistica, è il momento di non eccedere con le quantità di cibo.

Attorno al black bass, come per il pesce siluro,  si sono sviluppate varie attività pesca sportive che generano si un mercato, tuttavia, bisogna porsi come problema ‘l’impatto ambientale delle specie aliene’ con conseguente:

-invasione di nicchie ecologiche

-predazione su specie spesso endemiche

-disarticolazione della rete trofica.

Emilio Martiello

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