Cebacek, Pseudorasbora parva

Piccolo ciprinide originario dell’Asia orientale: bacini dei fiumi Amur, Yang-tze, Huang-ho, isole giapponesi (Kyūshū, Shikoku zone centrali di Honshū), zone occidentali e meridionali della penisola coreana e Taiwan.
Da queste stazioni la specie si è diffusa a cominciare dagli anni ’60 con una colonizzazione che non ha conosciuto limiti territoriali e naturali coprendo tutta Europa, Scandinavia (Danimarca) compresa, Asia centrale (Kazakistan, Uzbekistan, Iran) e Nord Africa (Algeria) in soli 50 anni.
Ormai diffusa in buona parte della nostra penisola, non è ben chiaro come la sua espansione possa aver valicato le barriere naturali, prive di collegamenti acquatici, se non con immissioni volontarie e poco oculate.
Con molta probabilità l’immissione del cebacek è avvenuta assieme al novellame proveniente dall’Est Europa che negli scorsi anni è stato usato per fare “ripopolamenti” ittici.

Così, da clandestino capitato per caso, divenne presenza costante nella maggior parte delle acque europee.
Viene regolarmente rinvenuto in una grande varietà di habitat come piccoli canali, fiumi, stagni, laghi e laghetti.

Pseudorasbora parva. Cebacek

Pseudorasbora parva. Cebacek

Ha un corpo allungato, leggermente schiacciato sui lati, con colorazione giallastro verde/argentea con ventre chiaro, simile in entrambi i sessi.
Pinna dorsale e anali brevi, la pinna caudale è grande e tracciandovi una linea orizzontale è simmetrica, tutte sono di forma arrotondata.
Può arrivare ad una lunghezza massima di 11 centimetri ma nella maggior parte dei casi gli individui raggiungono solo gli 8.
Nei giovane individui è presente una striscia scura lungo i fianchi dalla testa alla coda che sparisce con l’età.
Il dimorfismo sessuale appare solo nel periodo della frega quando nei maschi appaiono tubercoli nuziali tipici dei ciprinidi, sulla testa, vicino alle narici, sul labbro inferiore; la livrea si fa più scura e l’opercolo diventa viola, mentre le femmine al contrario si schiariscono.
La riproduzione avviene da marzo ad aprile in acque calme, i maschi preparano il nido pulendo cavità nelle rocce dove le femmine deporranno le uova.
Il nido verrà presidiato fino alla schiusa dagli esemplari maschili.
La deposizione può avvenire 3/4 volte in una stagione.
Pesce di abitudini gregarie vive in branchi non inferiori ai dieci esemplari.
In molti paesi la specie Pseudorasbora parva è imputata di negativo impatto ecologico.
Specie onnivora, si nutre di plancton e fitoplancton, piccoli insetti, pesci, uova di pesce e materiale vegetale, entrando, dove non originaria, in competizione alimentare con altri pesci e anfibi nostrani e impoverendo il patrimonio ittico attraverso la predazione di uova ed esemplari giovanili con il rischio di sovrapposizione alle nicchie ecologiche, partecipando all’estinzione delle specie endemiche.
L’età massima raggiunta è di 5 anni.

Fino a recenti disposizioni di legge la specie era allevata in acquari freddi con temperature tra i 5 – 22 ° C dove con facilità si portavano a riproduzione.

Molti acquariofili però, notarono predazione e bullismo ai danni di altri pesci. Casi verificatisi perfino su pesci di maggiori dimensioni e in periodi diversi da quelli della frega. Per questo venivano inseriti in  vasche dedicate.

Erano presenza frequennte nei negozi di animali come pesci da laghetto o come esche vive nei negozi specializzati

E’ necessario far presente che ennesimi rilasci in natura, oltre a non essere conformi alle leggi vigenti, sono da evitare per non gravare ancor più sullo status attuale.

N.B. specie di cui è attualmente vietata vendita e detenzione a causa delle problematiche d’ invasività, vedi: ELENCO DELLE SPECIE INVASIVE ANIMALI E VEGETALI DI RILEVANZA UNIONALE (link esterno).

Emilio Martiello
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