Sorghum halepense. Sorgo selvatico, sorghetto

Erbacea perenne cespitosa appartenente alla famiglia delle Poaceae, originaria del Mediterraneo orientale è stata poi introdotta nella maggior parte delle regioni tropicali e temperate calde del mondo. Ovunque è risultata altamente invasiva.

Spesso è stata importata in nuove zone per farne foraggio, come in America dove si fa risalire la prima comparsa agli inizi del 1800. In Australia sembra essere stata coltivata per la prima volta nel giardino botanico di Adelaide nel 1871. Altre introduzioni sono state effettuate fino ai primi del ‘900. In alcuni casi si sono verificate dispersioni accidentali di semi o rizomi, come è avvenuto con l’importazione di alberi da frutto in Arabia, in altri casi è stata impiantata per combattere l’erosione del suolo contribuendo a questa invasione.
In Italia è presente in tutte le regioni.
Adattabile alla maggior parte dei suoli, anche aridi, risulta essere tra le piante più infestanti di tutto il globo.
Non si tratta propriamente di un pianta palustre, è tuttavia molto comune nelle zone umide come sponde di canali, fiumi, laghi, stagni etc. dove fa da antagonista alla vegetazione originaria.
Presenta un rizoma sotterraneo strisciante, lo stelo è eretto, ramificato e robusto, spesso supera il metro di altezza e può raggiungerne fino a due.

sorgo-selvatico-sorghetto-Sorghum-halepense

Le foglie lunghe e lanceolate sono disposte alternativamente lungo il fusto, pendenti, spesso macchiate di viola, con nervature prominenti, ruvide e taglienti ai bordi.

La parte terminale, molto esile e filiforme, durante il periodo estivo-autunnale, con la lunga fioritura da giugno ad ottobre, si copre di lunghe spighette bruno-rossastre raggruppate in una pannocchia espansa, al termine vi è la produzione di una gran quantità di semi.
Oltre alla dispersione che avviene per seme questa pianta può facilmente diffondersi da parti di rizoma che vengono trinciate con la movimentazione del terreno.


Qualsiasi uso, come la pratica di raccoglierne i semi per alimentare avicoli domestici, può comportare un ulteriore diffusione a scapito delle piante autoctone.
In Argentina sono stati effettuati trattamenti con il glifosato con l’intento di eliminarla ma sono risultati inefficaci.
Considerando l’invasività e i danni causati dal Sorghum halepense ogni ulteriore possibilità di espandere questa colonizzazione a nuove zone andrebbe arginata e si dovrebbe intervenire con l’eradicazione dove già presente.
Emilio Martiello
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